venerdì 16 marzo 2012

La penvltima cena

Aula magna della Facoltà di Ingegneria di Ancona gremita come non si vedeva da tempo per assistere alla performance del noto comico, salito alla ribalta, grazie a Zelig, nei panni dell'assessore Palmiro Cangini.
Uno spettacolo che fa ridere, sorridere ma anche riflettere. Un Paolo Cevoli inedito, che alterna momenti di pura comicità a attimi di commovente riflessione. Un monologo storico-comico-enogastronomico in cui l’attore e autore mette in scena con eccezionale verve teatrale un testo articolato, a tratti anche poetico. Per due ore ininterrotte cattura gli spettatori nella storia travagliata di un cuoco romagnolo, nato nell'anno zero, "anzi doppio zero", che in permesso speciale direttamente dall'aldilà, compare sulla scena a raccontare la sua vita e il suo incontro con Gesù, fatto di equivoci e di sguardi. Soprattutto di quello sguardo che lo cambierà.

Uno spettacolo che consiglio a tutti. Non ve ne pentirete.
Di seguito la trama tratta da www.paolocevoli.com :
"Paulus Simplicius Marone. Ovvero il catering della cena più importante della storia dell'umanità, racconta la sua vita avventurosa. Le umili origini ad Ariminum, l'adozione da parte una famiglia nobile che lo porterà a Roma dove potrà apprendere l'arte culinaria alla scuola di Apicio, il più famoso chef dell'antichità. Al tempo stesso arrotonda le entrate con affari più o meno leciti ideati nel negozio del barbiere Filone, quartier generale di una compagnia variegata di clientes, puttanieri e perditempo. Tutto fila liscio fino a quando succede un patatrac durante una cena a casa del ricco commerciante di bighe Gitone Sulpicio. Paulus decide di fuggire nella terra più lontana e desolata dell'impero: la Palestina. Così il cuoco romagnolo si trova a Cana mentre due sposini celebrano il matrimonio. Qui accade l'imprevisto. Il miracolo di Gesù. Gli occhi di Paulus si incrociano con quelli del Maestro. Da quel momento la sua vita non sarà più la stessa. E da buon romagnolo Paulus ha subito un'idea imprenditoriale: quello lì deve diventare mio socio! Per giorni segue la comitiva di  Gesù e individua la persona giusta che potrebbe permettergli di parlare col Maestro: Giuda. In attesa di contattare il futuro socio, Paulus cerca di trarre profitto nel soddisfare l'appetito della moltitudine che segue il Profeta. Allestisce un chiosco di pani e pesci in attesa che Gesù termini il suo discorso. Quel giorno purtroppo gli affari non vanno tanto bene. Qualcuno distribuisce gratis pani e pesci. Così Paulus arrabbiato con il suo contatto, chiede a Giuda la possibilità di rifarsi economicamente. Concordano per una cena privata in occasione della Pasqua ebraica. Purtroppo si presentano solo in tredici. Da quel momento tutto va a rotoli. Gesù viene catturato, Giuda si fa di nebbia. Paulus Simplicius, preso dallo sconforto, decide di tornare a Roma. Meglio schiavo a Roma che libero in questa terra disgraziata. Ma le cose non andranno più come il nostro cuoco romagnolo aveva pensato. Dall'incontro con Gesù, Paulus Simplicius Marone non è più lo stesso. E quando per le strade di Roma ritrova alcuni commensali di quella famosa Ultima Cena ..."

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