mercoledì 28 marzo 2012

Il tempo che vorrei

Chissà qual è quella strana equazione per la quale più aumentano gli anni sulle nostre spalle più aumenta la velocità con cui il tempo scorre. Rimane spesso l'amaro in bocca per quel qualcosa di non vissuto, per quel tempo che non ci è bastato, per quell'ora in più che avremmo tanto desiderato. Vengono alla mente i ricordi dell'infanzia, di quelle giornate così infinitamente lunghe, lunghe da pensare che ci sia qualcuno che al risveglio prema il tasto slow motion sulla nostra vita. A quell'età si ha il tempo per

venerdì 23 marzo 2012

Don't worry, be happy

Tante sono le stranezze che si leggono in rete e le "leggi" che si propongono di migliorare la nostra vita seguendo questa e quell'altra regola, eseguendo questo e quell'altro esercizio fisico o mentale. Mi diverte leggerle e mi piace dar loro una mia personale interpretazione. Penso che ogni cosa, analizzata criticamente, meriti di essere ascoltata e magari se ne può cogliere anche qualche buon proposito, magari senza prestare troppo attenzione a chi vuole far passare un pensiero come una "fede".
Proprio stamattina mi sono imbattuto in quella che viene definita "Legge di Attrazione", la quale afferma che qualsiasi cosa su cui si focalizzi la nostra attenzione e che venga fortemente mentalizzata dentro di noi possa essere attratta nella nostra vita e manifestarsi nel mondo fisico. In poche parole, ciò che pensiamo determina la nostra realtà: più coltiviamo nella nostra mente un determinato pensiero, associandovi emozioni positive o negative, più è alta la possibilità che tale pensiero prenda forma nella realtà delle nostre vite. Si fa, quindi, riferimento a situazioni, circostanze, opportunità, relazioni, oggetti fisici o modus vivendi.

mercoledì 21 marzo 2012

Parlo sempre di corsa

Due anni fa accadeva una delle esperienze più emozionanti della mia vita. Una di quelle esperienze che sai porterai dentro fino alla fine dei tuoi giorni, che vorrai raccontare prima ai tuoi figli e poi ai tuoi nipoti, che ti lasceranno un pizzico di malinconia ma tanta adrenalina quando lo scorrere di quei ricordi si farà largo tra i meandri dei pensieri.
Lacrime e sorriso. Due facce della stessa medaglia. Stati d'animo apparentemente così distanti, ma in quegli attimi, negli ultimi 400 metri vicini come non mai. Esprimevano tutto ciò che avevo vissuto in quelle 3 ore e 49 minuti.

venerdì 16 marzo 2012

La penvltima cena

Aula magna della Facoltà di Ingegneria di Ancona gremita come non si vedeva da tempo per assistere alla performance del noto comico, salito alla ribalta, grazie a Zelig, nei panni dell'assessore Palmiro Cangini.
Uno spettacolo che fa ridere, sorridere ma anche riflettere. Un Paolo Cevoli inedito, che alterna momenti di pura comicità a attimi di commovente riflessione. Un monologo storico-comico-enogastronomico in cui l’attore e autore mette in scena con eccezionale verve teatrale un testo articolato, a tratti anche poetico. Per due ore ininterrotte cattura gli spettatori nella storia travagliata di un cuoco romagnolo, nato nell'anno zero, "anzi doppio zero", che in permesso speciale direttamente dall'aldilà, compare sulla scena a raccontare la sua vita e il suo incontro con Gesù, fatto di equivoci e di sguardi. Soprattutto di quello sguardo che lo cambierà.

venerdì 9 marzo 2012

L'Universo D

Ieri avevo pensato di scrivere un post dedicato alle Donne. Ma poi mi sono detto "Ce ne saranno a bizzeffe, è la festa della donna, non si parlerà d'altro" e ho desistito. Questa mattina ci ho ripensato e mi è venuto spontaneo "Ma chi se ne frega, senti il bisogno di scrivere e allora fallo". E poi, una piccola considerazione: secondo me, è da oggi che bisognerebbe dare seguito con i fatti a tutte le belle parole che abbiamo ascoltato ieri, onorando e rispettando le nostre donne.
Donne. Quanti aggettivi. Estetici: belle, brutte, carine, eleganti, aggraziate, maschiacci, angeliche, sexy, magre, grasse, formose. Caratteriali: dolci, selvagge, solari, acide, comprensive, spietate, forti, fragili, lunatiche, attive, pigre, grintose, precise, provocanti, maliziose, innocenti, curiose, intriganti, misteriose, ribelli, appassionate.
Quanti luoghi comuni. Dove la donna regna, il diavolo è primo ministro. Donne e motori, gioe e dolori. Donna al volante pericolo costante. La logica finisce dove iniziano le donne. Chi dice donna dice danno. Bacco, tabacco e Venere riducon l'uomo in cenere. Solo per citarne alcuni.

mercoledì 7 marzo 2012

Flash Mob: foto e video ufficiali

Ecco foto e video ufficiali dell'evento che si è svolto in Piazza Roma, Ancona, il 3 marzo 2012 tra l'incredulità degli spettatori.


E ora un po' di foto.

lunedì 5 marzo 2012

Flash Mob: Grazie!

Un'altra avventura che finisce. Altri fotogrammi da conservare per sempre nel cuore. Momenti che custodiremo gelosamente per gridare con orgoglio "Io c'ero!"
Cinque minuti che per tanti sembravano lunghissimi e invece sono volati via in uno schiocco di dita. Perché è così che succede con le cose belle della vita. Le si prepara con cura, le si aspetta con ansia, le si vive intensamente, le si assapora fino in fondo e in un attimo si è già oltre. Vorresti durassero in eterno, vorresti continuare a provare quelle emozioni, ma non  fai in tempo a dar vita a tali pensieri che già è tutto finito. E addosso c'è ancora quell'adrenalina, quella gioia, quelle sensazioni che sai che non ti

venerdì 2 marzo 2012

Lucio, Manfredonia e la musica

"Dice che era un bell'uomo e veniva,
veniva dal mare
parlava un'altra lingua,
peròsapeva amare
e quel giorno lui prese a mia madre
sopra un bel prato
l'ora più dolce prima di essere ammazzato

Così lei restò sola nella stanza,

la stanza sul porto
con l'unico vestito ogni giorno più corto
e benché non sapesse il nome
e neppure il paese
mi aspettò come un dono d'amore fin dal primo mese
"

Lo ricorderò sempre come quell'uomo solitario che passeggiava in quei pomeriggi assolati sulle spiagge della mia città natale, Manfredonia. Quella città raffigurata nella copertina del 45 giri "4 marzo 1943" (anno 1971). Solitario ma sempre disponibile, mai inquadrato in quegli schemi che lo showbiz impone.
E ora me lo immagino lì, su quella stessa spiaggia, che lascia le sue orme passo dopo passo sul bagnasciuga, mentre intona le note della stupenda "Caruso":

"Ma sì, è la vita che finisce ma lui non ci pensò poi tanto
anzi si sentiva già felice e ricominciò il suo canto
"

Ciao Lucio.
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