martedì 20 dicembre 2011

Lo Sport da un'altra visuale

Non importante quali siano i colori di ognuno di noi. Non importa se i nostri cori siano per l'una o per l'altra squadra. Non importa se siamo primi o ultimi. Ciò che importa è lo Sport. Lo scatto, la prodezza, il passaggio filtrante, il colpo di testa a un metro dal cielo, la sciabolata morbida, la rovesciata che tante volte abbiamo visto raffigurata sulle figurine che da bambini amavamo collezionare. Ogni gesto atletico e ogni centimetro di terreno guadagnato verso la porta avversaria ci fa palpitare e sperare in un gol da cineteca che faccia esplodere lo stadio in un urlo di gioia, in voci festanti, in applausi fragorosi e entusiasti.



Quanto sarebbe bello passare una domenica allo stadio se si respirasse questo clima, quante famiglie preferirebbero il prato di un campo di gioco piuttosto che quello del parco giochi vicino casa. Non ho neanche voglia di pensare a tutti i frustrati e ignoranti che si recano allo stadio solo per sfogare la propria rabbia e per manifestare quella che loro chiamano "fede" per la propria squadra. L'unica fede che hanno è quella verso un dio della stupidità.

Oggi non voglio spendere nemmeno una parola in più verso di loro, ma voglio immaginare una folla festante con sciarpe e bandiere di tutti i colori che passeggiano assieme, che si scambiano abbracci, che si esibiscono in simpatiche foto accanto a striscioni divertenti.

Questo è lo sport che mi piace, questo è lo Sport.

( Alcuni scatti della partita Cesena-Inter del 18 dicembre 2011 - Stadio Dino Manuzzi)



2 commenti:

  1. Avrei voluto essere lì con te x vedere "Il Capitano"

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  2. Poco più di un anno fa Josè Mourinho diceva "La sua carta d'identità dev'essere sbagliata. Non può avere 37 anni"... Anche a 38 anni è l'ultimo a mollare, e al di là dei colori è un esempio di sportività.

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