lunedì 5 marzo 2012

Flash Mob: Grazie!

Un'altra avventura che finisce. Altri fotogrammi da conservare per sempre nel cuore. Momenti che custodiremo gelosamente per gridare con orgoglio "Io c'ero!"
Cinque minuti che per tanti sembravano lunghissimi e invece sono volati via in uno schiocco di dita. Perché è così che succede con le cose belle della vita. Le si prepara con cura, le si aspetta con ansia, le si vive intensamente, le si assapora fino in fondo e in un attimo si è già oltre. Vorresti durassero in eterno, vorresti continuare a provare quelle emozioni, ma non  fai in tempo a dar vita a tali pensieri che già è tutto finito. E addosso c'è ancora quell'adrenalina, quella gioia, quelle sensazioni che sai che non ti

abbandoneranno.
Se solo penso al momento in cui tutto ebbe inizio stento a crederci. In quella calda sera d'agosto oltre confine, tra una chiacchiera e un drink a bordo lago, proposi l'idea del Flash Mob. Gettata lì, quasi per gioco. A metà tra follia e stupore. Con lo scorrere dei giorni, quell'idea diveniva sempre più realtà. Si scelsero le canzoni, e si diede vita alla base musicale. Quel medley che sarebbe stato la colonna sonora della nostra coreografia. I passi nacquero un po' per caso, improvvisati sulla scia di quelle note, spontanei, ritmati, energici. Mi sembrarono fin da subito un vestito su misura. Ma ciò che avrebbe dato un senso e un'anima a questa sfida sarebbero state le persone. Ne fui consapevole dal primo istante. E, col senno di poi, posso dire di essere altrettanto consapevole che non avrei potuto scegliere compagni di viaggio migliori. Ogni momento trascorso in loro compagnia si è rivelato magico. Risate, nuove conoscenze, scoperta di nuovi "innovativi" passi di danza, momenti di condivisione. Un percorso stupendo con persone speciali, che ti fa capire perché il viaggio è importante più della meta.
E poi, dopo giorni scanzonati passati a provare e mettere a punto il tutto, ti ritrovi lì, in quella piazza gremita di gente che passeggia piacevolmente, facendo finta di nulla, pronto a partire sulle note della nostra colonna sonora. Perché ormai era diventata la colonna sonora dei nostri giorni. Parte la musica e, come per magia, tutto si anima. La gente si accalca incuriosita. La gioia e il divertimento si legge nei sorrisi degli increduli spettatori. E nei nostri. Noi che sull'ebbrezza dell'euforia diamo il meglio, padroni di quel momento tanto voluto, tanto sognato e colmo di aspettative. Aspettative pienamente ripagate. Uno spettacolo che vissuto dall'interno acquista un sapore ancora più variegato. Uno spettacolo che noi possiamo dire di aver vissuto. Uno spettacolo che ci siamo goduti fino all'ultima goccia e che di sicuro non dimenticheremo mai.
La musica si spegne, gli applausi si liberano spontanei e fragorosi, la folla si disperde e tutto sembra tornare alla normalità. Tutto sembra svanire. Tutto, forse, ma non ciò che rimarrà scolpito dentro di noi. Tutto ma non ciò che questa avventura ci ha regalato. Tutto ma noi no.

2 commenti:

  1. Oddiooooooooooooo Fabiooooooooooooooo mi stò commuovendooooooooooooooooo!!:( stop al tempo stop a sguardi cupi e pensierosi di tutti i giorni, e start a sorrisi e allegria, contagiosa allegria che ci ha resi unici ed uniti per un giorno(e per il periodo precedente;))!come dovrebbe essere per ogni singolo evento che risuona nell'orologio di questa lunga vita;)

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  2. Bravissima Ale!!! Godiamoci tutte le stupende occasioni che la vita ci offre ;)

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