venerdì 10 febbraio 2012

Esco a fare due passi... a piedi

Questi giorni, data la neve è l'impossibilità di utilizzare i nostri tanto amati mezzi di trasporto, ho avuto l'occasione di fare lunghe passeggiate a piedi. Mi piace camminare. Mi fa sentire libero. Libero di fermarmi e di osservare. Libero di "parcheggiarmi" quando voglio senza dover mettere la freccia. Libero di andare in retromarcia e cogliere nella sua interezza qualcosa che, a un primo passaggio, solo la coda dell'occhio aveva percepito mentre un edificio si affrettava a nasconderla.
Andare a piedi è come mettere sotto
una
lente d'ingrandimento tutto ciò che potrebbe diventare conoscenza. E' come quando sei in auto e scegli di fare la strada sì più lunga ma che ti consenta di godere del paesaggio, di passare attraverso paesini, borghi, vicoli, di respirare un'aria che sa di umano e di vita vissuta, un'aria che profuma di odori e sapori.
Andare a piedi vuol dire attivare una lenta e faticosa riabilitazzione di tutti i nostri sensi, avvizziti e intorpiditi dalla frenetica routine del vivere moderno.
Andare a piedi significa rallentare il corpo ma far correre i pensieri, districare i grovigli, alleggerire l'anima. 
Quante volte avrete sentito l'espressione "andare a fare due passi per schiarirsi le idee"? Nessuna frase fu più esplicativa su quanto camminare faccia bene tanto al corpo quanto alla mente.
Beh sapete cosa vi dico? Esco a fare due passi.
E non è una citazione.

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